Nella classifica mondiale dei paesi con la maggior ricchezza privata, l’Italia occupa l’ottavo posto. Non male, vero?

Se guardiamo la classifica dei paesi dove si risparmia di più, l’Italia occupa la diciassettesima posizione, che diventa dodicesima se consideriamo solo l’Europa.

Cosa significa? Che siamo un paese che gode ancora della ricchezza accumulata dalle generazioni precedenti.

Spostando le riflessioni sul futuro, tutto questo ci porta a dire che nei prossimi 20 anni, per un naturale ciclo vitale, la maggior parte di quella ricchezza privata su cui oggi si regge l’Italia, passerà in mano a una generazione con un basso tasso di risparmio.

In altre parole, ci saranno milioni di persone con un patrimonio enorme in proporzione al loro reddito e al loro tasso di risparmio.

A questo punto la domanda sorge spontanea: come trasferire questa ricchezza alla prossima generazione, sperando che non la gestisca male e la sperperi nel giro di 10 anni? 

Come trasferire la ricchezza?

Non esiste un unico percorso per creare ricchezza e nemmeno per gestirla. 

Esistono, invece, due principali componenti che influenzano e di cui tener conto quando si affronta una pianificazione successoria di grandi patrimoni e il passaggio della ricchezza:

  1. aspetto finanziario. La risposta finanziaria coinvolge passaggi come la pianificazione finanziaria, la pianificazione patrimoniale, la pianificazione fiscale, la gestione degli investimenti, i testamenti, i trust, ecc. Sono gli elementi più tecnici – e a volte anche noiosi – per i quali puoi affidarti a esperti e professionisti che ti aiutano a proteggere i tuoi soldi. Tuttavia, questa è anche la parte facile dell’equazione
  2. aspetto emotivo. La parte difficile è la risposta psicologica ed emotiva. Il trasferimento generazionale di ricchezza può rovinare la prossima generazione, se non si presta attenzione. Ricorda che la prima regola della ricchezza generazionale è non fare danni

Quali sono i rischi nascosti nella successione delle ricchezze?

Al contrario di quanto detto per la creazione e la gestione della propria ricchezza, per rovinare tutto e distruggere il patrimonio accumulato, ci sono solo alcuni modi ben precisi:

  • affidare i soldi alla persona sbagliata
  • avere aspettative di rendimento irrealistiche
  • usare una quantità imprudente di leva finanziaria
  • assumersi più rischi del necessario
  • investire in cose che non si comprendono
  • pensare di aver trovato l’investimento miracoloso
  • avere livelli di spesa eccessivi.

Insomma, è difficile preservare o accrescere la tua ricchezza se prendi decisioni di investimento sbagliate e spendi più di quanto guadagni su tali investimenti.

Una gestione prudente del rischio e la spesa sono probabilmente le componenti più importanti. 

Passaggio della ricchezza agli eredi: un caso storico

Il mio esempio preferito di trasferimento di ricchezza andato male è quello della famiglia Vanderbilt.

Quando Cornelius Vanderbilt morì alla fine del 1800 era uno degli uomini più ricchi mai esistiti: era un astuto uomo d’affari, ma sapeva anche che il denaro poteva corrompere. 

Prima di morire, Vanderbilt disse al figlio maggiore Billy: “Qualsiasi sciocco può fare una fortuna, ma ci vuole un uomo di cervello per mantenerla dopo che è stata creata”.

Gli eredi Vanderbilt non presero a cuore il consiglio.

Dopo 6 anni dalla morte del padre, Billy aveva raddoppiato la sua eredità attraverso alcuni astuti accordi commerciali ma, nonostante l’ottimo inizio, dopo 25 anni nessun Vanderbilt era tra gli uomini più ricchi d’America.

I Vanderbilt spesero la loro ricchezza in ville opulente, yacht e feste sontuose.

Come gestire il passaggio della ricchezza?

“Dai ai tuoi figli abbastanza perché possano fare qualsiasi cosa, ma non così tanto da non fare nulla”. 

Come faccio spesso, anche questa volta, prendo in prestito una frase di Warren Buffett con la quale non posso che essere d’accordo, come consulente patrimoniale e come genitore, e che si rivela, in qualche modo, una guida per capire come affrontare il passaggio di grandi patrimoni

Il passaggio della ricchezza è una situazione complicata, inutile negarlo, ma possiamo fare qualcosa ancora prima di affrontarla.

Un trasferimento generazionale di ricchezza, infatti, non significa soltanto trasmettere un mucchio di soldi ai propri eredi; questa è una parte del gioco, ma c’è molto di più.

Bisogna anche insegnare alla prossima generazione i giusti valori, a prescindere da quanti soldi riceveranno, e a prendere buone decisioni con il denaro. 

È necessario instillare nella prossima generazione un quadro di riferimento per prendere decisioni sagge: i più giovani devono capire il prima possibile come spendere, preservare e investire il proprio patrimonio. 

Può essere difficile inculcare i giusti valori quando si tratta di denaro se i tuoi figli crescono ricchi, è vero, ma puoi lavorare su molti aspetti: puoi insegnare loro come essere grati, come essere generosi; assicurarti che non crescano viziati e aiutarli a comprendere il valore del denaro.

La vera ricchezza generazionale richiede l’educazione della prossima generazione e la fornitura della giusta prospettiva in modo che gli eredi non rovinino tutto.

Costruire ricchezza è difficile, ma preservarla può essere ancora più difficile se chi la eredita non comprende il valore del denaro.

Ricorda che prendere decisioni sagge è più importante della somma di denaro che lasci in eredità.