Ogni situazione riguardo la gestione del denaro è unica in quanto ognuno ha le proprie paure e i propri desideri. Ma tutti gli investitori si fanno la stessa domanda: andrà tutto bene?

Purtroppo nessuno può prevedere il futuro e rispondere con certezza a questo dubbio. 

Abbiamo, però, alcune possibilità per cercare di fare in modo che vada tutto bene. Continuare a imparare è una di queste cose.

Dopo 20 anni di lavoro nel settore della gestione del denaro, ho appreso diverse lezioni piuttosto importanti. Ecco che cosa ho imparato!

1. Le esperienze modellano la percezione del rischio

La capacità – e la necessità – di assumerti rischi dovrebbero basarsi sulla fase della vita in cui ti trovi, sull’orizzonte temporale, sulle circostanze finanziarie e sugli obiettivi.

Ma il desiderio di correre rischi spesso prevale su tutto il resto, anche a seconda delle esperienze di vita

Se tu avessi investito in borsa a cavallo degli anni ’90-2000, ad esempio, e avessi avuto forti perdite nella bolla dot-com, la tua percezione dei mercati azionari sarebbe stata segnata per sempre. 

In generale, dopo eventi del genere, così disastrosi per le proprie finanze, non è per nulla facile rimettersi a pianificare.

2. L’intelligenza non garantisce il successo negli investimenti

Warren Buffett una volta scrisse: “Investire non è un gioco in cui il ragazzo con un QI di 160 batte quello con un QI di 130. Una volta che hai un’intelligenza ordinaria, ciò di cui hai bisogno è il temperamento per controllare gli impulsi che mettono nei guai altre persone nell’investire”. 

Ho incontrato tante persone altamente istruite che si sono rivelate pessimi investitori. Spesso non riescono a controllare le proprie emozioni perché tutto ciò che sanno li rende eccessivamente sicuri delle proprie capacità. 

L’intelligenza emotiva è il vero potere negli investimenti.

3. È difficile pensare sempre a lungo termine

I rendimenti a lungo termine sono gli unici che contano, ma per arrivarci è necessario sopravvivere a una serie di periodi di breve termine. 

Una buona strategia a cui attenersi in questi periodi di breve termine darà più risultati di una strategia perfetta a cui sarà molto difficile attenersi.

4. I soldi non sono tutto

Può sembrare strano che io faccia questa affermazione, visto il mio lavoro. Eppure, anche se il denaro è una grandissima risorsa, può diventare alienante e annullare tutti gli altri obiettivi di vita.

Il segreto è di cercare sempre il proprio equilibrio finanziario

5. È difficile lasciare tempo di fruttare agli investimenti

È tanto facile automatizzare gli investimenti, quanto difficile dimenticarli.

Gli investitori non si sono mai trovati meglio di oggi in termini di capacità di automatizzare investimenti, impostare portafogli, ribilanciamenti… 

Allo stesso tempo, però, non c’è mai stata così tanta tentazione di metter mano al portafoglio

Nuovi prodotti di investimento, informazioni quotidiane su ogni tema, piattaforme di trading a commissioni zero: ogni giorno diventa sempre più difficile evitare il nuovo “frutto proibito”.

6. Più si guadagna, meno si vuole pagare

I ricchi odiano pagare le tasse più di quanto preferiscano guadagnare. Forse sembra eccessivo, eppure, in molti casi, più le persone sono facoltose, più cercano modi per evitare di pagare le tasse allo Stato. 

Eppure pagare capital gain elevati dovrebbe essere piacevole, perché questo significa che si è guadagnato tanto.

7. Diventare ricchi all’improvviso può essere una maledizione

Quasi sempre, le persone che accumulano ricchezza lentamente sono molto più attrezzate a gestire il denaro rispetto a coloro che diventano ricche velocemente. 

Il significato e il valore del denaro sono percepiti maggiormente da coloro che hanno acquisito ricchezza attraverso la pazienza e la disciplina.

8. Investire è difficile

Paradossalmente, arrivare a questa conclusione può renderlo un po’ più semplice.

9. Il mercato è diverso, la natura umana è costante

Ogni contesto di mercato è diverso, dunque l’ultimo rischio che ci si assume raramente è uguale al precedente. 

D’altro canto, gli errori più grandi commessi dagli investitori sono spesso gli stessi: timing del mercato, pregiudizi legati al passato, paura quando gli altri sono timorosi e avidità quando gli altri sono avidi, oltre a investire nelle ultime mode passeggere. 

10. Al mercato non interessa quanto ti impegni

Sui mercati finanziari l’impegno in sé non basta. Impegnarsi di più non garantisce maggiori profitti.

11. I prerequisiti contano

Un prodotto non è un portafoglio e un portafoglio non è un piano di investimento. 

Questo è un dato di fatto, ma, come tanti altri aspetti, non sempre i concetti base sono chiari.

Più lavoro in questo settore, più mi rendo conto che la finanza personale e la pianificazione finanziaria sono prerequisiti indispensabili per investire con successo.

12. Pensare troppo può essere dannoso tanto quanto non pensare affatto 

Investire implica un’incertezza riguardo al futuro che non si può azzerare. Devi abituarti a prendere decisioni di investimento, per la gestione del tuo denaro, con informazioni imperfette e incomplete.

13. La paura gioca un ruolo decisivo

La paura spiega la maggior parte delle decisioni irrazionali nel settore degli investimenti. 

Ci sono un sacco di sciocchezze che si possono fare nel settore degli investimenti, ma la paura, purtroppo, è dietro alla maggior parte di queste.

14. Non esiste il portafoglio perfetto

Il portafoglio migliore è quello a cui puoi restare fedele in ogni caso, non quello più ottimizzato per formule o inutili fogli di calcolo.

15. Le emozioni possono ingannare

Il mercato azionario è una delle ultime istituzioni rispettabili. Non è truccato contro di te o di chiunque altro. I “poteri forti” non vogliono fregarti, ma le tue emozioni sì, se non le sai controllare.

Sono le nostre emozioni ad essere truccate, non il mercato azionario.

16. Esperienza e competenza non sono la stessa cosa

Solo perché fai qualcosa da molto tempo non significa che tu sia un esperto. Questo vale anche per la gestione del denaro.

Quanti investitori continuano a rimanere fedeli a uno scenario errato solo perché non riescono a riconoscere il loro errore e che i mercati sono cambiati nel frattempo? Tantissimi! 

Se non si impara dagli errori, l’esperienza non serve a molto e, soprattutto, non diventa competenza.

17. Avere sempre ragione è sopravvalutato

Guadagnare è più importante che avere ragione sul mercato. Le previsioni riguardano più l’ego che il guadagno.

18. C’è una grande differenza tra ricchi e benestanti

Molte persone ricche sono infelici. Queste persone non sono ricche, indipendentemente da quanti soldi abbiano. 

Ci sono molte persone che non sarebbero considerate ricche in base all’entità del loro patrimonio netto e che sono ricche oltre ogni immaginazione a causa della loro famiglia, dei loro amici e della soddisfazione generale per ciò che hanno.

19. L’ottimismo dovrebbe essere il valore predefinito

Mi rattrista vedere ogni anno un numero crescente di persone ciniche e pessimiste. Capisco che il mondo possa essere un luogo spietato e che le cose non saranno mai perfette, ma investire è un gioco in cui vincono gli ottimisti.

20. Meno è di più

Molti investitori presumono che complicato significhi sofisticato, quando è la semplicità a essere la vera forma di “perfezione” quando si tratta di successo negli investimenti.

“Complesso” non sarà mai meglio di “semplice”. 

Il modo in cui gestiamo il nostro denaro può influenzare fortemente il nostro futuro finanziario e non solo, lo sappiamo bene. Ma prima di agire, non sottovalutare la possibilità di imparare nuove cose sul mondo della finanza, sulla gestione del denaro e – perché no? – anche su di te, tramite le riflessioni e l’esperienza di qualcun altro.