L’indice internazionale MSCI World, al momento, è in ribasso del solo 11% dai massimi di fine 2021, ma per la maggior parte degli investitori la perdita “percepita” è ben maggiore.

Si tratta di una correzione ordinaria, ma a molti investitori non sembra una correzione ordinaria.

Il pensiero che le cose possano andare peggio è sempre in agguato. Il mondo appare fragile in questo momento. 

La situazione geopolitica si presenta come una polveriera pronta a scoppiare. L’economia si trova in un territorio inesplorato, con tassi che sono andati violentemente dallo 0% al 5%.

In sintesi: l’incertezza sembra essere ai massimi storici. 

Cosa comporta – davvero – tutto questo per i mercati azionari? Analizziamo il loro funzionamento nel tempo e le correzioni in corso.

Come gli eventi hanno influenzato il mercato azionario?

Diciamoci la verità: le uniche persone che credono che il mondo non sia mai stato in un posto peggiore sono quelle che non hanno mai aperto un libro di storia.

Nel 20° secolo, abbiamo sopportato una pandemia, la Grande Depressione, due guerre mondiali, la guerra del Vietnam, la guerra di Corea, la guerra fredda, la guerra del Golfo, 19 recessioni, inflazione elevata, inflazione bassa, deflazione, tassi alti, tassi bassi, Black Monday, una manciata di crolli del mercato azionario e dozzine di correzioni dei mercati.

Nel 21° secolo, abbiamo sopportato l’11 settembre, la guerra in Iraq, la guerra in Afghanistan, la Grande Crisi Finanziaria (fallimento Lehman Brothers con la crisi dei mutui subprime), l’inflazione più alta degli ultimi 40 anni, i prezzi del petrolio negativi, un decennio perduto nel mercato azionario USA in mezzo a due crolli separati del 50% ciascuno e, anche in questo caso, una manciata di recessioni.

E chissà quanti eventi negativi non ho ricordato in questo elenco. 

La storia è piena di tragedie indicibili, eppure noi, come specie, in qualche modo, andiamo avanti. Creiamo. Innoviamo. Cresciamo. E le cose alla fine migliorano.

Nonostante tutte le cose brutte che sono accadute, il mercato azionario è cresciuto mediamente (sottolineo: mediamente) di circa il 10% all’anno.

È possibile garantire che questo andamento continuerà? Ovviamente no.

Questo significa che è necessario abbandonare il mercato azionario? Nemmeno.

Quando investire in un mercato azionario?

Uno degli aspetti difficili dell’investimento nel mercato azionario è che ogni calo storico su un grafico a lungo termine sembra una meravigliosa opportunità di acquisto. 

Tutti possono guardare un backtest e dire con sicurezza che avrebbero comprato in caso di ribasso.

La realtà è che è molto più difficile comprare azioni quando siamo nel mezzo di una flessione, perché nessuno sa quanto potranno andare ancora male le cose o quanto scenderanno i prezzi.

Possiamo ripeterci: questa volta è diverso per il mercato azionario; ma ogni volta è diverso. Ogni mercato, ogni ciclo economico, è unico

Per farci un’idea di come investire al meglio in questi casi possiamo guardare le correzioni del mercato azionario.

Cicli e correzioni del mercato azionario nel tempo

Dal 1928 il mercato azionario USA ha registrato:

  • una correzione media del 10% in circa due terzi di tutti gli anni
  • un mercato ribassista (calo > al 20%) una volta ogni 4 anni
  • un crollo del 40% o peggiore una volta ogni 13 anni.

Il calo medio dal picco massimo al minimo, in un dato anno a partire dal 1928, è stato poco più del 16%. In 6 degli ultimi 10 anni, l’S&P 500 ha subito una correzione superiore al 10%.

È logico che il mercato azionario, oggi, sia in territorio di correzione. Abbiamo attraversato un doloroso cambiamento di regime economico e il mercato rialzista degli anni 2010 è stato forte: una regressione era destinata a fare la sua comparsa a un certo punto.

Ogni correzione sembra non finire mai quando ci si è dentro e, con il senno di poi, sembra sempre un’opportunità di acquisto.

Le correzioni nel mercato azionario sono del tutto normali. È il prezzo da pagare per fare affari. 

Inoltre, le correzioni future sembreranno sempre diverse perché i mercati e gli investitori sono in costante cambiamento ed evoluzione. 

Come comportarsi in caso di una correzione di mercato?

Dopo quanto abbiamo visto, possiamo affermare che il mercato azionario:

  • sale per la maggior parte del tempo, ma a volte scende
  • di solito cade anche per una buona ragione, non lo fa mai “per nulla”.

Non sappiamo cosa succederà ai prezzi delle azioni da qui in poi e non sappiamo quanto durerà questa correzione (e il mio suggerimento è di diffidare da chi pensa e dice di saperlo).

Garantire che il mercato azionario produrrà in futuro gli stessi rendimenti che ha prodotto in passato è impossibile.

In questo momento può sembrarti che non ci sia un’opportunità di acquisto eccezionale. E, in effetti, è così. Ma non per questo bisogna abbandonare il mercato azionario.

Lasciarsi condizionare in questa scelta magari dai titoli spaventosi dei giornali non è l’opzione migliore.

La storia è piena di titoli spaventosi, eppure il mercato azionario ha funzionato bene.

Il punto è che non sopravvivrai mai nel mercato azionario se tratterai ogni recessione come se fosse la fine del mondo.

Tanti dicono – correttamente – che investire è semplice, ma nessuno ha mai detto che investire è facile. Non è mai facile: ecco perché il mercato azionario ti offre un premio di rischio rispetto ad altri tipi di investimento.