Ogni giorno prendiamo decisioni finanziarie. Forse non ci facciamo troppo caso, eppure le nostre scelte quotidiane hanno a che fare con i nostri risparmi e il nostro portafoglio. Ecco perché essere consapevoli è necessario per fare gli investimenti giusti.

Nonostante la voglia di essere buoni investitori, ci si scontra con la cultura finanziaria, troppe volte confusa o messa da parte.

Lasciandomi ispirare dai preziosi confronti che ho con i miei clienti, ho raccolto 7 riflessioni per una scelta e una gestione consapevole degli investimenti.

1. Emotività e finanza

La paura di perdersi un rialzo e la gioia di perdersi un ribasso sono due facce della stessa medaglia. 

Nei mercati rialzisti, ci si sente sciocchi quando non si è investito e non si sta sfruttando la salita. Allo stesso tempo nei mercati ribassisti, quella FOMO (Fear Of Missing Out) si trasforma rapidamente in JOMO (Joy Of Missing Out). 

In entrambi i casi, però, le emozioni possono portare a errori di finanza comportamentale. Durante i mercati al rialzo ci si sente geni; durante i mercati ribassisti, al contrario, ci si sente degli sciocchi.

Una stessa persona, nelle due diverse condizioni di mercato può percepire le due sensazioni opposte. 

Ecco perché è importante ricordare che i mercati rialzisti non ti rendono più intelligente proprio come i mercati ribassisti non ti rendono più stupido. Ti fanno solo sentire così

La verità è di solito da qualche parte, lì nel mezzo.

2. Gestione dell’incertezza finanziaria

La fiducia in se stessi come investitori dovrebbe derivare dal sentirsi a proprio agio con l’incertezza e non dalle performance del proprio portafoglio. 

Una delle poche cose che abbiamo tutti in comune come investitori – tutti, da Warren Buffett all’investitore novello con i primi euro – è un alto livello di incertezza.

Non è facile ammettere di non sapere cosa riserva il futuro, ma arrivare a questa consapevolezza può rendere la tua vita finanziaria molto più semplice e gli investimenti più consapevoli.

3. Il profilo di rischio finanziario

Alcuni investitori passano la loro vita finanziaria guadagnando un sacco di soldi, poi perdendone molti, e ripetendo il ciclo di continuo, per poi ritrovarsi al punto di partenza. 

I diversi approcci rispetto al rischio dipendono anche dall’ammontare del patrimonio: se sei ricco puoi permetterti un maggiore rischio, anche se non ne hai bisogno; se stai ancora costruendo la tua ricchezza hai bisogno di rischiare, ma hai meno possibilità di farlo.

Non c’è nulla di sbagliato nel correre dei rischi, spesso in finanza non c’è una grande ricompensa se non corri rischi. Ma ci sono alcuni rischi evitabili e non necessari a seconda delle circostanze.

Il punto è che fare soldi e mantenere la somma sono due abilità molto diverse, che richiedono approcci mentali e assunzioni di rischi totalmente diverse.

La buona notizia è che mentre ci sono molti modi per creare ricchezza, ce ne sono pochi, anche se micidiali, per distruggerla:

  • riporre la fiducia nella persona o nell’azienda sbagliata
  • prendersi troppi rischi
  • mantenere posizioni concentrate
  • scarsa diversificazione
  • usare troppa leva finanziaria
  • avere aspettative di rendimento irrealistiche.

Quindi la domanda diventa: quanti soldi sono “abbastanza” per te? Se non hai idea di questo aspetto, non sarai mai soddisfatto di quello che hai e correrai rischi che potresti non aver bisogno di correre.

4. Disciplina e finanza

Esistono diversi tipi di intelligenze. Anche la persona più intelligente e più preparata sulla finanza, se non ha l’intelligenza emotiva necessaria per mantenere la sua strategia, fallirà.

Non sempre basta capire come funzionano i mercati e conoscerne la storia per fare investimenti consapevoli. 

In altre parole, la disciplina è più importante del QI. E avere un consulente al tuo fianco può fare la differenza in questo.

5. Istinto e finanza

L’intuizione è come un biglietto della lotteria: memorabile quando dà i suoi frutti, ma presto dimenticata quando non funziona. 

È nella natura umana attribuire il successo alle proprie abilità e gli errori a qualche fattore esterno.

Lo stesso processo si verifica anche in finanza. Ecco perché per la maggior parte degli investitori è preferibile automatizzare le decisioni di investimento ed eliminare l’istinto dall’equazione.

6. I tempi dei mercati azionari

I mercati ribassisti sembrano durare per sempre quando si verificano, eppure sono temporanei. Ogni mercato ribassista nella storia dei mercati ha recuperato i massimi storici, a un certo punto.

Alcuni impiegano più tempo di altri. Ma la pazienza viene sempre premiata se si è disposti ad affrontare i tempi del mercato azionario.

Nulla è mai garantito e c’è sempre la possibilità estrema che il mondo intero crolli e con sé anche il mercato azionario, ma se crollasse il mondo, i tuoi investimenti avrebbero ancora importanza?

7. La strategia buy-and-hold

Il buy-and-hold è una meravigliosa strategia di investimento, se applicata alle giuste asset class e titoli.

Ma ci sono molti investimenti in cui una strategia buy-and-hold sarebbe una pessima idea: il 20% dei titoli che compongono il Russell 3000 (l’indice che contiene il maggior numero di titoli USA) sono in calo dell’80% o peggio rispetto ai massimi storici (quasi il 10% è in ribasso del 90% o più).

Il buy-and-hold ha una maggiore probabilità di funzionare per gli ETF rispetto ai singoli titoli azionari.

Il buy-and-hold non è sempre la strada giusta; a volte un solido consiglio di investimento non funziona.

 

Oltre gli strumenti finanziari, quindi, devi conoscere e prenderti cura anche di questi elementi. Coltiva la tua cultura finanziaria per investimenti e scelte finanziarie ogni giorno più consapevoli e proficui.