Le idee regalo per Natale possono arrivare anche da dove non ti aspetti. Ad esempio da un private banker.
Oggi ti parlerò proprio del perché è una buona idea regalare ai tuoi figli un piano di accumulo.
Perché è utile un piano di accumulo?
Sono padre di tre bambini e come tutti i genitori vorrei il meglio per i miei figli.
Dare loro la possibilità di frequentare un buon percorso di studi, che possa magari proseguire con l’università o con l’apertura di un’attività. E, perché no?, più avanti negli anni anche aiutarli ad acquistare la prima casa.
Tutte attività, queste, che richiedono un importante esborso economico.
Se per l’avvio di un’attività in proprio o per l’acquisto della prima casa è difficile, oggi, poter fare previsioni di spesa, per quello che può essere un buon percorso di studi, invece, possiamo fare delle previsioni più che attendibili.
Frequentare un anno di superiori all’estero, di solito il quarto, può costare dai 6.000 euro rimanendo in Europa, fino ai 20.000 euro o più andando in Nord America.
Anche per l’università il costo è molto variabile: da circa 15.000 euro per frequentare cinque anni di università pubblica nella propria città, a 80.000 euro e più per un corso di laurea in un’altra città o addirittura all’estero.
In ogni caso somme che avrebbero comunque un forte impatto economico sul bilancio familiare, se non pianificate e accantonate per tempo.
Ecco quindi una cosa che viene spesso consigliata ai nuovi genitori: un piano di accumulo per i propri figli.
Io stesso, quando nasce un bambino in famiglia, che sia un cugino, un nipote o un figlio di amici, apro un piano di accumulo ai genitori e regalo il primo versamento.
Cos’è un piano di accumulo?
Detto anche Pac, un piano di accumulo consiste nel versare mensilmente una somma predeterminata – 100, 200, 500 euro – in uno o più fondi o ETF.
Questo permette di andare a investire sui mercati ogni mese e dilazionare così nel tempo l’investimento, con i vantaggi di:
- ridurre il rischio rispetto a effettuare tutto l‘investimento nello stesso momento,
- automatizzare il piano di investimento.
Il piano di accumulo dà quindi ai genitori la possibilità di investire un po’ alla volta i soldi che serviranno poi ad aiutare i figli, qualsiasi sia il progetto che la vita ha in serbo per loro.
La cosa importante da capire subito è che prima si inizia, meglio è.
Ci sono almeno due ragioni:
- più tempo si ha a disposizione, minore sarà l’impegno mensile necessario per arrivare al traguardo,
- si avrà a disposizione più tempo per sfruttare il contributo dei mercati e far fruttare il capitale investito.
Come funziona un piano di accumulo?
Quello che voglio fare adesso è fornirti qualche esempio pratico su come si comporta un piano di accumulo.
Innanzitutto prendiamo un tasso di guadagno ipotetico del 4% annuo, che sul lungo periodo è estremamente prudenziale.
Ecco 3 possibili scenari:
- Versando 100 euro al mese per 18 anni arriveremo a una somma di oltre 30.000 euro. Somma più che sufficiente per l’anno delle superiori all’estero e per cinque anni di università nella propria città.
- Allo stesso modo, possiamo vedere che se la durata del piano di accumulo si riduce a 13 anni. Quindi partendo cinque anni dopo rispetto all’esempio precedente, con gli stessi 100 euro al mese arriveremo a circa 20.000 euro, pur versando poco meno di 16.000.
- Un ultimo esempio. Investendo 500 euro al mese per 15 anni i nostri 90.000 euro accantonati, grazie a quel 4% prudenziale, hanno superato i 120.000 euro. Somma con la quale si aprirebbero molte opportunità di scelta.
Per valutare altre opzioni, online trovi vari simulatori che ti aiutano a capire quanto accantonare per arrivare alla somma desiderata.
Come gestire nel tempo un piano di accumulo?
Una cosa molto importante quando si parla di piano di accumulo per i propri figli è che le somme accantonate non potranno essere investite allo stesso modo quando il bambino ha tre anni e quando sarà cresciuto e ne avrà tredici.
Tanto più ci avviciniamo al momento in cui le somme accantonate dovranno essere utilizzate, tanto meno rischio ci dovrà essere in portafoglio. In questo modo sarà possibile proteggere quanto investito fino a quel momento.
Ecco perché ho ideato 3 portafogli modello in ETF diversificati per dinamicità e per età dei figli.
Si tratta di 3 tipi di portafoglio diversificati per rischio e volatilità, che evolvono nel tempo assieme all’età del bambino, modificando la loro composizione man mano che il figlio cresce e si avvicina il momento in cui sarà necessario attingere alla somma investita.
Per capirci meglio, quando il bambino avrà da 0 a 5 anni il livello di rischio del portafoglio sarà più alto rispetto a quando il bambino sarà nella fascia 6-10 anni, che a sua volta avrà una volatilità più alta rispetto al portafoglio per la fascia di età 11-15 e così via.
Ad esempio, la mia primogenita a gennaio compirà 11 anni, pertanto sarà il momento per il suo portafoglio di passare dalla fascia 6-10 a quella 11-15 anni.
Come scegliere il piano di accumulo adatto alle tue esigenze?
Quale portafoglio scegliere? Dipenderà dalla capacità di ogni genitore di adeguarsi alle naturali oscillazioni dei mercati, sapendo che sarà proprio nei momenti di ribasso che si andrà a comprare meglio e a sfruttare così l’andamento positivo dei mercati nel lungo periodo.
Tieni sempre presente che qualsiasi progetto tu abbia in mente, con pianificazione e metodo puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Anche i costi di un buon percorso di studi non devono spaventare, se pianificati per tempo saranno sostenibili.
Pensi di affidarti a un piano di accumulo per i tuoi progetti futuri?