Il denaro causa paura, avidità, stress e tutti i tipi di emozioni. Guadagni e perdite possono avere effetti profondi sul tuo cervello e sul tuo corpo. Non puoi prendere decisioni di investimento quando le emozioni sono forti, se vuoi proteggere il tuo portafoglio.

La finanza comportamentale studia proprio come i fattori psicologici influenzano le decisioni finanziarie degli individui e dei mercati. A differenza dell’economia tradizionale, che presuppone che gli investitori siano sempre razionali, questa disciplina analizza le emozioni, i pregiudizi cognitivi e i comportamenti irrazionali che spesso portano a scelte non ottimali. 

Vediamo quali aspetti possono influenzarci di più e come non lasciarci trascinare per salvaguardare le finanze personali.

Finanza comportamentale: i bias cognitivi

Nella pratica, la finanza comportamentale analizza come i fattori psicologici influenzano le nostre decisioni finanziarie, spesso portando a errori sistematici noti come bias cognitivi

Questi bias possono distorcere la razionalità e influire negativamente sulla gestione degli investimenti. Comprendere e riconoscere questi meccanismi è fondamentale per migliorare la qualità delle decisioni finanziarie e ridurre l’impatto delle emozioni sul tuo portafoglio.

Dai miei anni di lavoro, ho individuato alcuni dei bias più ricorrenti:

  • “Quanto ho guadagnato quest’anno?”, le persone sono attente alla performance durante l’anno solare, nonostante il piano di investimento sia strutturato per un orizzonte di lungo periodo
  • durante un mercato ribassista sembra sempre troppo presto per comprare, ma ormai tardi per vendere
  • durante un mercato rialzista, al contrario, sembra sempre troppo presto per vendere, ma ormai troppo tardi per acquistare.

Accanto a queste situazioni, però, non vanno dimenticati elementi come l’eccessiva fiducia, l’avversione alle perdite, il comportamento gregario e la paura.

Proteggere il portafoglio: il ruolo della paura

La paura spesso domina il gioco. Da un lato la paura di vendere troppo presto un titolo e “perdersi” tutta la salita successiva, dall’altro lato la paura di vendere troppo tardi e vedere sfumare il potenziale precedente guadagno. 

Tanti investitori tendono a chiedersi di continuo: “Cosa succede se il mercato sale ancora dopo che ho venduto, o crolla subito dopo il mio acquisto?”.

Questo approccio, però, può portare ad agire d’impulso, senza preoccuparsi delle conseguenze che, a volte, si rivelano piuttosto pesanti.

Per chi sta avendo guadagni o perdite ingenti negli investimenti, potrebbe essere difficile capire quando chiudere le posizioni.

È anche a questo che serve un consulente: tenere la barra dritta sugli obiettivi del cliente, senza farsi influenzare dalle performance di breve periodo.

Come proteggere il portafoglio?

La cosa difficile degli investimenti è che nessuno conosce il futuro; e anche se qualcuno dice di conoscerlo, meglio non fidarsi troppo!

È impossibile prendere la decisione giusta al momento perfetto per tutti gli investimenti. Le uniche persone che sincronizzano impeccabilmente i massimi e i minimi sono fortunate o bugiarde.

Quindi, qual è il modo per proteggere il portafoglio dai nostri bias? Non ci sono risposte univoche o standard. 

Dal punto di vista della quantità di opzioni di investimento disponibili, questo è il momento migliore di sempre per essere un investitore.

O forse è il peggiore, perché il paradosso di questa ampia scelta è che la rende un’arma a doppio taglio. 

È più importante che mai avere dei filtri capaci di guidare le tue azioni. Dalla mia esperienza professionale, posso dire che è bene mettere dei “guardrail” ai portafogli.

2 accorgimenti per proteggere il portafoglio

In cosa consistono le barriere a cui ho appena accennato? 

Prima di tutto, mi piace prendere buone decisioni in anticipo e ragionare in termini di “probabilità”, per evitare di scegliere quando siamo emotivamente carichi o nei momenti peggiori possibili.

Ognuno di noi ha bisogno di un piano che guidi le azioni finanziarie. Nessuno è immune dagli errori o fa sempre la mossa giusta al momento giusto. Il massimo che puoi fare è strutturare un processo decisionale di investimento affidabile, da seguire qualunque cosa accada.

In secondo luogo, il modo più semplice per proteggere il tuo portafoglio dalle emozioni è attraverso parametri di allocazione degli asset ben oculati e ponderati.

Stabilire il giusto mix di strumenti di investimento, calibrati sulle personali caratteristiche come investitore è la prima cosa da fare per mettere al riparo un piano di investimento.

Una corretta allocazione delle risorse non garantisce di prendere decisioni perfette, ma aiuta a controllare il rischio in base al proprio profilo di rischio e al proprio orizzonte temporale.

Devi essere un po’ come il buttafuori di un club, che respinge costantemente le opzioni di investimento che non hanno senso per il proprio piano di investimento. 

Avere un consulente finanziario di fiducia ti assicura che il tuo piano si muova sempre nella giusta direzione, a riparo di qualsiasi emozione che possa danneggiarlo.