C’è una pandemia che sta entrando nelle nostre vite da anni, ma non si tratta del Covid. È una pandemia più silenziosa, che passa quasi inosservata; è una pandemia da eccesso di informazioni: una infodemia.

Vita privata e professionale possono essere influenzate proprio da questa condizione, a volte anche in modo negativo. Nessun settore è escluso, neppure le tue finanze.


Cos’è l’infodemia?

Il termine, entrato tra i neologismi nel 2020, indica l’epidemia di informazioni, appunto info-demia, che ci bombarda costantemente. 

Stretta conseguenza, da non trascurare, del diffondersi dell’infodemia, è il proliferare e il diffondersi anche di vere e proprie fake news, che rendono difficile documentarsi e informarsi, e possono portare a commettere gravi errori, anche con i nostri soldi.


Infodemia e finanza: quali sono i pericoli?

Il mondo della finanza non è estraneo a questa infodemia, anzi, proprio l’ambito finanziario sta diventando un terreno sempre più fertile. 

Va subito chiarito: poter accedere a un maggior numero di informazioni, report, analisi e previsioni più o meno attendibili non necessariamente si traduce in scelte migliori negli investimenti.

In un mondo perfetto, tutti coloro che operano sui mercati (investitori istituzionali e privati) lo fanno con razionalità, utilizzando in modo corretto le informazioni presenti e future, massimizzandone l’utilità per ottenere le performance desiderate.

Nella realtà, tuttavia, 2 criticità allontanano gli investitori da questo scenario: 

  1. mancanza di razionalità 
  2. difficoltà nel trattare le informazioni disponibili. 

Sul tema della mancanza di razionalità ormai si è scritto e letto tanto, parlando soprattutto dei principi della finanza comportamentale. Di come selezionare e utilizzare le troppe informazioni che abbiamo a disposizione si parla ancora troppo poco.

Infodemia e finanza: un esempio

Poniamo di essere un investitore privato che in questo complicato 2022 sta cercando informazioni per capire come muoversi e come, in caso di necessità, modificare il proprio portafoglio investimenti.

In questo contesto di aggiornamenti giornalieri, un noto quotidiano finanziario nazionale, a distanza di una settimana, propone questi 2 titoli:

Cosa fare? Credere all’articolo del 18 luglio e investire sui metalli preziosi o dare retta all’articolo del 25 luglio e non farlo?

Ecco che la condizione di infodemia rende ancora più difficile capire quali siano le informazioni irrilevanti e quali siano quelle rilevanti.

Inoltre, non va dimenticato che, individuate le indicazioni più attendibili, queste devono essere trattate nel modo corretto. Perché, anche a patto di riuscire a capire quali siano le informazioni utili e di cui tenere conto, non è detto che si riesca anche ad interpretarle e utilizzarle al meglio.

Qual è il legame dell’infodemia con i mercati?

Un altro elemento di cui tener conto è l’interazione che questo sovraccarico di informazioni può avere sui mercati.

Capita sempre più spesso, infatti, che i mercati reagiscano a determinate notizie in modo opposto a quello che sarebbe ragionevole presumere. 

Un esempio? Il modo in cui i mercati attuali stanno reagendo ai dati economici. 

Poche settimane fa, all’uscita dei valori sull’occupazione USA – migliore delle aspettative – i mercati avrebbero dovuto “festeggiare”, visto che a oggi si teme l’arrivo di una recessione. 

Invece, i mercati hanno interpretato il dato positivo come un benestare a una politica sui tassi da parte della FED ancora più aggressiva; situazione che ai mercati non piace per nulla.

Come gestire l’infodemia in finanza?

La soluzione per non farsi sopraffare da questo eccesso di informazioni è di selezionare poche, pochissime fonti di informazione. Così da rimanere aggiornati su quello che accade nel mondo economico e finanziario, senza andare oltre. 

Ridurre il numero di informazioni ti porterà diversi benefici: 

  • potrai tenerti lontano dal “rumore di mercato”, lontano da quei titoli che poi si rivelano solo fuochi di paglia
  • eviterai di fare investimenti non adatti ai tuoi obiettivi, che però sono in voga tra le notizie
  • non farai dipendere le tue scelte dai continui cambi di opinioni 
  • avrai meno “confusione” in testa, ed essendo più lucido prenderai decisioni migliori
  • concentrarti meno sulle notizie di breve termine ti permetterà di avere più chiaro il quadro generale
  • minori informazioni da leggere e trattare si tradurrà anche in minori perdite di tempo

Quindi, scegli le tue fonti di riferimento e seleziona le informazioni che davvero possono essere utili per i tuoi investimenti.

Come scegliere le proprie fonti di informazioni per gli investimenti?

Ogni giorno ricevo circa un centinaio di email da case di investimento e analisti; impossibile controllarle tutte, non riuscirei neppure a dedicare ai miei clienti il tempo che meritano.

Per stabilire cosa leggere e cosa no, ho fatto un lavoro di selezione a monte, basandomi su due aspetti essenziali:

  1. titoli sensazionalistici o che portano a “previsioni certe”. In questo caso, non apro nemmeno la mail; il mio modo di interpretare la finanza è lontanissimo da chi pensa di poter prevedere il futuro
  2. informazioni di breve termine. Evito tutte le fonti di informazione che mettono in risalto tali contenuti; rischiano solo di distrarre da quello che è il quadro generale. 

Resto sempre aggiornato su ciò che accade nel mondo economico-finanziario, ma prendo le informazioni e le tratto per quello che sono: informazioni, non stimoli a modificare gli investimenti.

Fonti di informazione finanziaria

A quali fonti mi affido? Ecco un breve elenco di fonti non a pagamento:

  • Ilsole24ore.it: ti sembrerà banale, ma basta la home page del sito per avere quelle due, tre informazioni base su cosa è accaduto in giornata a livello finanziario
  • finviz.com: è un sito USA che propone delle infografiche molto semplici e intuitive che rappresentano l’andamento dei mercati sia nel breve periodo che nel lungo, con molte informazioni anche sui dati finanziari delle società quotate sui mercati
  • Twitter: anche i social possono essere una fonte di informazioni, selezionando bene. In particolare è interessante il profilo di Charlie Bilello, non dà consigli, si limita a fornire  infografiche e statistiche, pertanto le informazioni sono oggettive e chiare.

Insomma, effettuare scelte di investimento sulla base di quello che leggiamo – e di come lo interpretiamo – è un gioco a perdere in partenza.

Continuare a muovere il portafoglio in base a consigli e analisi di fonti più o meno autorevoli rischia solo di compromettere le nostre performance presenti e future

Un corretto piano di investimenti, al contrario, si basa sui propri obiettivi finanziari e di vita, sulla propria tolleranza alla volatilità, sul proprio orizzonte temporale e sui futuri flussi di cassa.