Nel 1993 usciva il famoso film Proposta indecente, dove il ricco uomo d’affari, interpretato da Robert Redford, offriva a Woody Harrelson un milione di dollari per passare una notte con sua moglie. Nel 1996 fu pubblicato The Millionaire Next Door, un libro che continua a essere ristampato e venduto in tutto il mondo.
Insomma, negli USA già 30 anni fa un milione di dollari era molto ambito! A dimostrazione che il “milione” è sempre stato un simbolo.
Un numero tondo, evocativo, che per generazioni ha rappresentato indipendenza, successo e, più semplicemente, la possibilità di fare quello che si vuole.
Ma oggi, un milione quanto vale davvero?
Diventare milionari: il mito del “numero magico”
“Se solo riuscissi ad arrivare a quella cifra, potrei andare in pensione, aprire un’attività, fare quel viaggio, avere figli, essere finalmente felice…”.
Molte persone hanno un numero a cui aspirano: un patrimonio netto o un reddito che rappresenta la loro soglia di sicurezza.
C’è, però, un problema: avere come unico obiettivo una somma di denaro precisa è un gioco a perdere. Cosa significa? Che non è l’approccio giusto che porterà davvero alla ricchezza, per almeno due motivi:
- il valore del denaro cambia nel tempo, quindi senza un piano, il rischio è di inseguire un traguardo che si sposta continuamente più in là
- diventare ricchi non significa riuscire a mantenere tale ricchezza, le competenze, le abitudini e la disciplina che servono per accumulare ricchezza non sono necessariamente le stesse che servono per conservarla e farla crescere.
Quanti vincitori di lotterie abbiamo visto dilapidare fortune intere in pochi anni? O quanti imprenditori, dopo un grande successo, non sono riusciti a proteggere e consolidare il loro patrimonio? E l’elenco potrebbe essere anche più lungo.
L’effetto del tempo sul denaro
Il denaro, dunque, non pesa sempre allo stesso modo, se ci spostiamo da un’epoca all’altra.
Partiamo da una domanda: cosa faresti con un milione di euro? Probabilmente la tua risposta adesso sarebbe molto diversa da quella che potresti dare tra 20 anni, proprio perché potresti scoprire di poter fare molte meno cose.
L’inflazione, silenziosa ma inarrestabile, riduce il potere d’acquisto del denaro. Quella che oggi ci sembra una cifra enorme, domani potrebbe non bastare neanche per coprire bisogni ordinari.
Basta guardarsi indietro: un miliardo di lire era un sogno irraggiungibile, oggi lo si traduce in poco più di mezzo milione di euro.
Il discorso si ripete nel tempo: tra 20 anni, essere milionario significherà qualcosa di ancora diverso.
Diventare e restare milionari: cosa cambia?
Diventare milionari può essere il risultato di impegno, talento, fortuna o una combinazione di tutto questo. Ma restare milionari richiede qualcosa in più.
Il presupposto è che essere milionari non è un punto d’arrivo, ma una tappa. Dunque deve essere trattata come tale e proseguire nella gestione della ricchezza coinvolgendo alcuni elementi essenziali:
- consapevolezza
- pianificazione
- capacità di resistere alle emozioni nei momenti difficili
- lucidità nel distinguere i bisogni reali dai desideri passeggeri.
Prima di parlare di denaro, bisogna tener presente che la vera ricchezza è avere uno scopo preciso, un piano coerente e la serenità di sapere che si sta andando nella direzione giusta.
Come restare milionari: pianificazione e scopo
Come abbiamo appena visto, raggiungere e mantenere la ricchezza sono due passaggi di uno stesso percorso. E, in ogni percorso che si rispetti, è necessario organizzarsi; entra in gioco, così, la pianificazione finanziaria.
Un piano ti obbliga a farti domande scomode ma fondamentali:
- di quanti soldi ho davvero bisogno per vivere la vita che desidero?
- quali obiettivi hanno la priorità?
- cosa accade se le condizioni economiche cambiano?
Alcune persone scoprono che non serve un milione per realizzare i propri obiettivi: con una gestione equilibrata e una visione di lungo periodo, possono raggiungere la serenità con molto meno.
Altre, invece, si rendono conto che anche due milioni potrebbero non bastare, se mancano strategia, disciplina e un chiaro scopo che dia senso al patrimonio.
5 consigli pratici per mantenere la ricchezza
Diventare milionari è solo metà del percorso; mantenersi tali richiede una visione e un programma chiari e rigorosi.
Esistono alcune strategie che possono essere attuate per mantenere lo stato di ricchezza desiderato una volta raggiunto:
- vivere al di sotto delle proprie possibilità, evitando l’inflazione dello stile di vita che spesso accompagna l’aumento del patrimonio
- diversificare gli investimenti rimane cruciale, ecco perché è bene non concentrare tutto in un singolo settore o asset, ma distribuire il rischio tra azioni, obbligazioni, immobili e possibilmente investimenti alternativi
- mantenere un fondo di emergenza investito in strumenti a basso rischio e facilmente liquidabili, tipicamente 3-6 mesi di spese, per affrontare imprevisti senza dover liquidare investimenti di lungo periodo in momenti sfavorevoli
- resistere alle tentazioni speculative e agli investimenti “una tantum” troppo rischiosi
- dedicarsi alla formazione finanziaria continua è indispensabile, poiché i mercati evolvono costantemente e chi non si aggiorna rischia di prendere decisioni obsolete, oltre a non saper valutare correttamente eventuali proposte di investimento.
Infine, un suggerimento essenziale: circondarsi di professionisti competenti – consulenti fiscali, gestori patrimoniali, avvocati specializzati – rappresenta un investimento nella protezione del patrimonio.
La ricchezza si mantiene con pazienza, disciplina e decisioni ponderate. Perché la verità è questa: i soldi sono solo uno strumento. Se non sai perché li stai accumulando, rischiano di diventare un fine sterile, incapace di darti la serenità che cerchi.