Uno dei consigli più diffusi in finanza personale è: “vivi al di sotto delle tue possibilità”. Per chi ha lavorato duramente per aumentare il proprio reddito, può sembrare facile applicare questo suggerimento, ma non lo è per tutti e in ogni situazione.
Se guadagni 100.000 euro da single, senza figli, è probabile che, anche a Milano, puoi gestire spese inferiori a quel reddito. Eppure, in altre condizioni, quella che fino a poco prima era una situazione ideale, potrebbe non esserlo più.
Inoltre, questo approccio conduce davvero sulla strada giusta verso i propri obiettivi? Non necessariamente…
Cosa vuol dire “vivere al di sotto delle proprie possibilità”?
Abbiamo appena visto un suggerimento tipico nel settore della finanza personale e in apparenza banale: se hai 5 euro, non spenderne 10. In realtà, dietro questa espressione si nasconde il monito più generale: non spendere più di quanto guadagni.
Tuttavia, anche da questo punto di vista, vanno fatte delle specifiche ed è necessario calarsi in ogni caso. Questo perché, chi spende il 95% del proprio stipendio avrà un cammino molto più lungo verso l’indipendenza finanziaria rispetto a chi spende il 65%.
Entrambi “vivono al di sotto delle proprie possibilità”, ma i risultati nel lungo termine saranno del tutto diversi.
Spostandoci in una prospettiva diversa, possiamo avere un’altra versione dello stesso consiglio: non vivere al di sopra delle proprie risorse.
Gestione delle finanze: cosa fare quando il reddito aumenta?
Passando da un reddito medio a uno più alto, può capitare di trovarsi di fronte a un bivio: mantenere lo stesso stile di vita e investire tutto il guadagno extra, oppure concedersi qualcosa in più?
La verità è che non esiste una regola generale. Risparmiare su alcuni aspetti che possono sembrare anche dettagli come, ad esempio, la marca della pasta, può sembrare ridicolo, ma allo stesso tempo rischia di far cadere nell’eccesso.
Solo perché i guadagni aumentano non significa necessariamente diventare più ricchi.
Può sembrare un paradosso, ma quando si guadagna poco, decidere è più semplice, poiché il margine di scelta è inferiore.
Quando ci si ritrova a guadagnare il doppio, il triplo o, addirittura, dieci volte tanto il vecchio stipendio, può essere utile tenere a mente una regola per gestire le nuove finanze.
Si tratta di una regola diffusa che suggerisce di mantenere invariato il tasso di risparmio. Se risparmi il 25% di 40.000 euro di reddito, quindi 10.000 euro, dovresti risparmiare 20.000 euro se arrivi a 80.000 euro di reddito.
È logico, ma non sempre risolutivo: se, infatti, il tuo obiettivo è l’indipendenza finanziaria, potresti scoprire che quell’obiettivo si sposta di continuo più in avanti.
Reddito o patrimonio: cosa ti aiuta a vivere meglio?
Il solo reddito non basta a dirci se possiamo permetterci un certo stile di vita. Serve una seconda metrica: il patrimonio netto.
Immagina un influencer di 23 anni che guadagna 400.000 euro l’anno grazie a collaborazioni con vari brand. Se decide di comprarsi un’auto da 150.000 euro, a guardare il reddito, questa appare una scelta sensata e sostenibile.
Eppure, se il suo patrimonio netto liquido è appena di 50.000 euro, l’acquisto diventa sproporzionato. Ecco perché basarsi solo sul reddito è fuorviante: racconta solo metà della storia.
Finanza personale, la regola del 70+4
Il concetto che abbiamo appena visto può essere sintetizzato in una formula creata da me: una semplice addizione a cui ho dato il nome di regola del 70+4.
Prendi due dati: il tuo reddito annuo netto e il tuo patrimonio finanziario netto. La spesa massima sostenibile in un anno dovrebbe essere: 70% del reddito netto + 4% del patrimonio finanziario netto.
Vediamo come applicare tale regola nella pratica:
- reddito netto di 40.000 € → 70% = 28.000 €
- patrimonio finanziario netto di 100.000 € → 4% = 4.000 €
- totale spendibile in un anno: 32.000 €
È bene precisare che non si tratta di una formula perfetta e che, caso per caso, va adattata al contesto (famiglia, città, stile di vita…). Eppure funziona perché ha almeno due pregi importanti:
- mantiene sotto controllo il tenore di vita rispetto al reddito
- dà peso al patrimonio netto, la variabile più significativa e duratura della vita finanziaria.
Il reddito cambia, può crescere o diminuire. Il patrimonio, invece, è ciò che rimane stabile, ciò che ci sostiene davvero.
“Vivere al di sotto delle proprie possibilità” non significa soltanto spendere meno di quanto si guadagna; significa costruire abitudini di spesa che abbiano senso rispetto a ciò che possiedi davvero, non solo rispetto a quanto si incassa nel presente.
Perché è il reddito a dirci quanto possiamo permetterci di spendere oggi, ma è il patrimonio netto a dirci se potremmo permettercelo anche domani.



