Ognuno di noi, in base ai propri obiettivi e al proprio profilo finanziario, può percepire un valore come consistente o come deludente. La finanza, però, come la matematica, non è un’opinione e si basa sui calcoli.

Un +0,83% sul tuo portafoglio, dopo circa un mese e mezzo, ti farebbe sentire soddisfatto oppure no?  

Avere un rendimento come quello che abbiamo appena visto, sull’anno completo significa un 10% annuo in più. Pensi ancora che non sia un risultato rilevante?

5 domande per una buona gestione del portafoglio

In generale, siamo portati a sentirci soddisfatti o insoddisfatti dei nostri rendimenti guardando solo il dettaglio, senza fare un passo indietro e osservare più nel complesso la situazione.

Per gestire queste due sensazioni e, di conseguenza, approcciarsi anche in modo più sereno alla gestione del portafoglio, basterebbe porsi le domande domande corrette, anziché focalizzarsi su: è tanto o poco?

Ecco cosa dovresti chiederti.

1. Qual è il piano per la gestione del mio portafoglio?

Non deve essere solo un’idea, o un qualcosa che ti gira per la testa, ma un piano vero e proprio, scritto e che spieghi al “te futuro” (o ad altri) cosa stai facendo, cosa stai pensando e perché. 

Senza un piano, stai solo provando, rimbalzando da uno stimolo a breve termine all’altro, schiavo di tutte le notizie che senti e leggi.

Il tuo piano deve includere:

  • valutazione delle tue attuali circostanze finanziarie
  • previsione del tuo reddito futuro
  • stima dei tuoi piani di spesa futuri
  • esame delle tue capacità di risparmio

La pianificazione ti consente di comprendere meglio tutti questi elementi e di gestirli in modo attivo. Un po’ come disse Agassi: “se non ti alleni non meriti di vincere”.

2. Quali sono i miei obiettivi?

Perché stai mettendo a rischio il capitale: è per speculare, per divertimento o per far crescere il capitale? Stai risparmiando per una causa specifica: la casa, l’università di tuo figlio, la pensione, la prossima auto…? 

Insomma, questo capitale ha uno scopo? 

Con le giuste risposte, infatti, puoi definire:

  • quanto rischio assumere
  • che tipo di durata dovrebbero avere i tuoi investimenti
  • quale passività futura vuoi gestire.

Parti dalle domande sulle tue idee per il futuro per capire in che direzione procedere. 

3. Sto commettendo degli errori?

Capire se stai commettendo degli errori è più importante di quanto puoi immaginare.

A prescindere dalle tue posizioni di investimento, qual è la tua misura oggettiva che ti informa che hai fatto qualcosa di errato? Se non hai alcun tipo di metrica che determini facilmente se una posizione o un’allocazione – o persino una convinzione – è scorretta, allora come puoi raddrizzare la rotta?

La maggior parte di noi odia ammettere gli errori. Eppure tutti sbagliamo; rifiutarsi di riconoscerlo è una mancanza di umiltà. 

Prova a cambiare ottica e pensare che sbagliare rappresenta una meravigliosa opportunità di apprendimento, crescita e miglioramento. Non nascondere i tuoi errori, ma abbracciali.

4. Come gestisco le mie emozioni riguardo la finanza?

Devi imparare a conoscerti, anche per quel che riguarda la gestione del portafoglio. Anche in questo caso, puoi farti alcune domande: come gestisci l’adrenalina? Di fronte a una notizia importante, quale atteggiamento adotti: “lotta o fuga”? 

Se ti accorgi che il tuo aspetto emotivo pesa più di quello che dovrebbe, rischiando di farti commettere errori, stai cercando un modo per compensare l’assalto quotidiano di notizie negative e di tutto ciò che potrebbe toccare i tuoi tasti emotivi?

Nonostante tutto questo sia ben compreso da decenni, è ancora un problema per molte persone, poiché è nella natura umana farsi influenzare e, spesso nei peggiori momenti possibili!

La paura non è ciò che dovrebbe guidare le tue decisioni finanziarie; le emozioni dovrebbero essere una parte positiva delle tue decisioni. Adotta un approccio che gestisca bene questo aspetto.

5. Quali cambiamenti sono disposto a fare? 

Ora la parte difficile: se quello che stai facendo non funziona, allora fare la stessa cosa più e più volte non risolverà nulla. 

Quanto di ciò in cui credi è stato dimostrato falso e deve essere scartato? Cosa stai guardando, leggendo o ascoltando che è controproducente? Quali misure non sei riuscito a intraprendere che sono urgenti e devono essere affrontate? 

In una domanda: cosa sei disposto a fare per apportare dei cambiamenti positivi?

Cambiare non è mai facile, ed è molto difficile quando ci sono di mezzo soldi ed ego. Eppure, in una situazione che non funziona (o non ha funzionato), è l’unico modo per migliorare i risultati.

Gestire il proprio portafoglio in modo efficace è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi finanziari. Le 5 domande che abbiamo visto insieme possono aiutarti a valutare se sei sulla strada giusta

Riflettere su aspetti come gli obiettivi a lungo termine e la gestione delle emozioni farà la differenza nel proteggere e far crescere il tuo capitale

Dedica tempo, periodicamente, a queste verifiche per assicurarti che le tue scelte continuino a essere allineate ai tuoi bisogni e alle tue ambizioni future.

Anche se non hai tutte le risposte, farti delle buone domande ti guiderà nella ricerca di ciò di cui hai bisogno. E se non le trovi… ci sono io!