La maggior parte di noi odia ammettere di aver fatto errori. In finanza, riconoscere di aver sbagliato è ancora più difficile.
Tutti sbagliamo e non è per forza un male. Sbagliare, infatti, rappresenta una meravigliosa opportunità di apprendimento, crescita e miglioramento.
Ecco perché non dovresti nascondere i tuoi errori; “abbracciali”, anche nel settore degli investimenti.
Come calcolare il rendimento del portafoglio?
Se il tuo portafoglio guadagna il 50% in un anno e poi perde il 50% l’anno successivo, sei tornato allo stesso livello, giusto? Sbagliato!
Partiamo proprio da questa errata convinzione per inoltrarci nel tema più generale del rapporto tra errori e finanza.
In realtà, il rendimento a due anni è ancora negativo del 25%.
Come è possibile? Ecco il calcolo: un capitale di 100 diventa 150 nel primo anno e poi si dimezza a 75 nel secondo anno. Quindi, netto-netto, si scende da 100 a 75 in due anni, il che equivale a un calo del 25%.
In altre parole, per ottenere un rendimento elevato nel lungo periodo è necessario concentrarsi sulla riduzione al minimo degli errori.
Cos’è il rendimento in finanza?
Considerando il valore dell’investimento e un determinato arco temporale, la variazione di percentuale del valore che assume la somma investita è proprio il rendimento.
In particolare, si tratta di rendimento nominale, poiché non si tiene conto dell’inflazione.
Come evitare gli errori in finanza?
Partiamo da un presupposto: la strategia migliore per evitare il più possibile gli errori negli investimenti, è di certo affidarsi a un consulente esperto del settore.
In questo modo avrai sempre la sicurezza di una guida obiettiva, che non si lascia travolgere dalle emozioni e che riesce a pianificare tutte le mosse più adatte per raggiungere i tuoi obiettivi.
Tuttavia, se preferisci sperimentare un approccio “fai da te” o semplicemente vuoi capire meglio alcuni meccanismi che stanno dietro alle decisioni finanziarie oculate, devi conoscere alcuni passaggi utili per ridurre il rischio di errori.
Per investire bene è necessario:
- analizzare settori
- studiare modelli aziendali
- esaminare bilanci finanziari.
Il tutto, ponendo molta enfasi su cosa potrebbe andare storto e sui potenziali impatti che queste svolte negative degli eventi potrebbero avere sul portafoglio.
Anche facendo così, però, non si avrebbero certezze di successo.
Il segreto per non sbagliare con gli investimenti
Joel Greenblatt di Gotham Asset Management affermava: “Se non perdi soldi, la maggior parte delle alternative rimanenti sono buone!”.
Dietro questa frase, che potrebbe sembrare solo una citazione a effetto, si nasconde il segreto più importante per ridurre gli errori in finanza.
Greenblatt, infatti, ci sta dando delle indicazioni precise sull’approccio da tenere. Concentrarsi prima sul ritorno del capitale (cioè proteggere il patrimonio) è più importante del ritorno sul capitale (cioè far crescere il patrimonio).
Investitore o speculatore?
Una delle prime domande che un investitore dovrebbe porsi è: “qual è il rischio di ribasso di questo investimento?” e lasciare un margine di sicurezza confortevole.
Soprattutto se sei giovane, ragionare in questi termini potrebbe essere difficile, poiché si ha un istinto naturale a “rischiare di più”, un po’ per l’età un po’ per la mancanza di esperienza di lunghi periodi di mercato negativo.
Se è vero che ragionare come Joel Greenblatt potrebbe non farti ottenere grandi risultati con ogni investimento, è anche vero che ti eviterà grandi perdite e questo farà miracoli per il tuo rendimento complessivo a lungo termine.
Un investitore non dovrebbe mai acquistare o vendere soltanto perché il prezzo di un asset è salito o sceso; un investitore dovrebbe operare in base ai suoi obiettivi e alle sue personali caratteristiche.
Uno speculatore acquista e vende sulla base delle recenti fluttuazioni di prezzo, spesso basandosi su giudizi esterni (media, social…).
Come scoprire gli errori in finanza?
Indipendentemente dal tipo specifico di investimento, come puoi capire se hai commesso oppure no un errore?
Questo è un aspetto generale, che riguarda tutti, non solo coloro che aumentano le possibilità di sbagliare comprando azioni singole o ETF all’ultima moda. Ogni investitore dovrebbe avere un sistema collaudato che gli dica quando è il momento di lasciar perdere e abbandonare un’idea di investimento che semplicemente non ha funzionato.
Se non hai alcun tipo di metrica che determini facilmente se una posizione o un’allocazione o persino una convinzione è un errore, correggere la rotta è davvero difficile.
Aspettare di tornare in pareggio oppure attendere nel timore di una ripresa del mercato subito dopo la vendita sono argomenti piuttosto convincenti in una posizione in perdita. Ma in quei momenti non si è del tutto lucidi e questi pensieri potrebbero essere cattivi consiglieri.
Ecco perché la prima cosa da fare quando si investe è limitare al minimo i propri errori! Riducendoli al minimo preserverai innanzitutto il tuo capitale e avrai la possibilità di vederlo aumentare. Infine – e non meno importante – sarai nella miglior condizione emotiva per prendere ottime decisioni!
Insomma, prevenire è meglio che curare.