“Non sono ottimista. Sono un possibilista molto serio”. Hans Rosling, autore del libro “Factfulness”, ci dà così la descrizione di una persona ottimista.
Guardando alle cose negative, non bisogna andare troppo lontani per trovare lunghi elenchi di cose che non vanno bene in questo momento.
Instabilità politica, disastri naturali, omicidi, malattie o una serie infinita di cattive notizie che puoi trovare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie al libero flusso di informazioni.
Ogni anno le persone etichettano l’anno in corso come l’anno peggiore di sempre, ma spesso hanno memoria breve o non si sono mai informate davvero.
In realtà, questo è il momento più bello della storia per essere vivi: il mondo ha visto un’incredibile quantità di progressi.
Il libro di Hans Rosling parla proprio di questo! Esamina i dati per mostrare come l’ingegnosità e l’innovazione umana abbiano creato enormi progressi in tutto il mondo.
Cosa c’entra tutto questo con gli investimenti?
Investire, in fondo, significa credere che l’uomo continuerà a volere maggior benessere e a progredire tecnologicamente, trascinando con sé anche l’economia.
30 situazioni che fanno essere ottimisti sugli investimenti
Ecco una carrellata di 30 fatti sorprendenti, raccolti dal libro – e non solo -, che ci fanno notare i progressi che continuiamo a fare nel mondo e ci fanno capire perché abbiamo molti buoni motivi per investire:
1. Solo 200 anni fa, l’85% della popolazione mondiale viveva in condizioni di estrema povertà. 20 anni fa era il 29%. Oggi solo il 9%. In pratica, il numero di persone in estrema povertà è diminuito in media di 137.000 persone al giorno negli ultimi 25 anni.
2. Nel 1997, il 42% della popolazione dell’India e della Cina viveva in condizioni di estrema povertà. Nel 2017 tale quota era scesa al 12% in India e a meno dell’1% in Cina. Ciò significa che quasi 750 milioni di persone in meno vivono in condizioni di estrema povertà in questi due paesi.
3. Nel 1870, l’aspettativa di vita media era di soli 45 anni. L’aspettativa di vita media nel mondo oggi è di 72 anni.
4. Nel 1990, negli Stati Uniti, sono stati segnalati poco meno di 14,5 milioni di reati. Nel 2016 quella cifra era ben al di sotto dei 9,5 milioni.
5. Il numero di morti per calamità naturali è un quarto rispetto a quello di 100 anni fa.
6. Volare è diventato 2.100 volte più sicuro negli ultimi 70 anni. Le probabilità di morire in un incidente aereo sono dello 0,000025%.
7. Tra il tardo Medioevo e il XX secolo, i paesi europei hanno visto un calo da 10 a 50 volte dei loro tassi di omicidio.
8. La quota di case dotate di elettricità nel 1870 era esattamente pari a zero. Oggi la percentuale di persone con elettricità è dell’85%.
9. Nel 1905, un medico del Vermont e il suo autista furono i primi a guidare un’auto da San Francisco a New York. Ci sono voluti 63 giorni. Oggi è possibile coprire la stessa distanza in poche ore.
10. Nel 1870 non c’era intrattenimento per la famiglia media, a eccezione di alcuni musicisti itineranti o artisti circensi. Oggi le opzioni di intrattenimento sono quasi illimitate.
11. Quasi il 20% dei maschi nati negli Stati Uniti è morto prima del primo compleanno, nel 1900. Oggi lo stesso tasso di mortalità è all’età di 62 anni.
12. Più del 37% dei decessi nel 1900 sono stati causati da malattie infettive. Quel numero è sceso a meno del 5% nel 1955 e al 2% nel 2009. Dal 1990, in particolare, il controllo delle malattie infettive ha salvato la vita a più di 100 milioni di bambini.
13. Il pensionamento è ancora un concetto relativamente nuovo. Nel 1870, il 90% dei maschi con più di 65 anni lavorava ancora. Oggi è meno del 20%.
14. Fino al 1870, le persone in genere lavoravano 11, 12 ore al giorno. Fu solo nel 1940 che si ridusse la settimana lavorativa standard a 40 ore.
15. Il tempo dedicato al bucato è sceso da 11,5 ore settimanali nel 1920 a 1,5 ore nel 2014.
16. Alla fine del 1600, un terzo dei bambini nati nelle parti più ricche del mondo moriva prima del loro quinto compleanno. Oggi questa triste sorte tocca solo il 6% dei bambini nelle parti più povere del mondo.
17. La percentuale di persone uccise nelle guerre è meno di un quarto di quella che era negli anni ’80, un diciottesimo di quella che era nei primi anni ’50 e lo 0,5 di quella che era durante la seconda guerra mondiale.
18. All’inizio del XIX secolo, il 12% del mondo sapeva leggere e scrivere. Oggi l’83% del mondo è alfabetizzato.
19. Le scorte nucleari mondiali sono state ridotte dell’85% dalla Guerra Fredda.
20. Il mondo è diventato più ricco (come PIL mondiale) in 51 degli ultimi 55 anni.
21. Nel 1910, il tasso di diplomati alle scuole superiori era solo del 9%. È balzato al 52% nel 1940 e all’83% oggi.
22. Tra il 1961 e il 2009 la quantità di terra utilizzata per coltivare cibo è aumentata del 12%, ma la quantità di cibo coltivato è aumentata del 300%.
23. Tra il 1950 e il 2009, il tasso di mortalità negli incidenti stradali è diminuito di sei volte.
24. C’è stato un calo di 37 volte, dall’inizio del XX secolo, nella possibilità di essere uccisi da un fulmine.
25. Circa la metà degli adulti nel mondo possiede uno smartphone.
26. Solo il 7% della popolazione mondiale viveva in una società libera o relativamente libera nel 1850. Oggi quel numero è vicino al 65%.
27. Nel 1929 gli americani spendevano più del 60% del loro reddito per le necessità; dato che nel 2016 è sceso a un terzo.
28. Nel 1820, più dell’80% del mondo non era istruito. Si stima che entro la fine del secolo questo numero sarà prossimo allo zero.
29. Dal 1960, il tempo impiegato da una persona a lavorare è diminuito del 25%.
30. Nel 1940, meno del 5% degli americani aveva una laurea. Oggi hanno una laurea circa un terzo degli americani.
È vero, le cattive notizie creano una storia, mentre quelle positive sono una statistica; e le storie sono ciò che rimane con noi, non le statistiche.
Ma quello che dobbiamo sempre impegnarci a fare è vedere il quadro nella sua totalità, senza dimenticare ciò che c’è di bello. Anche nel campo degli investimenti.
Allora, sei un po’ più ottimista?