Ciò che accade intorno a noi, inevitabilmente, ci influenza. Succede anche per le nostre finanze e gli investimenti.

Un esempio? Facciamo un rapido riassunto, in ordine sparso, di alcune delle maggiori preoccupazioni degli investitori in questo momento:

  • la Russia entra in guerra con l’Ucraina
  • l’inflazione è al suo livello più alto degli ultimi 4 decenni
  • la Fed sta inasprendo la politica monetaria
  • i titoli tech sono in forte ribasso
  • i tassi di interesse stanno finalmente iniziando a salire
  • il mercato azionario è nel mezzo di una correzione
  • siamo in una pandemia mondiale da due anni ormai.

Questo non è un elenco esaustivo, ma anche tralasciando alcuni aspetti, c’è molto di cui preoccuparsi.

Potremmo provare a fornire maggiori dati, inquadrare il contesto e vagliare opinioni su ciascuna variabile, ma non servirà a molto poiché l’unica variabile che conta – il futuro – è sconosciuta.

E anche se conoscessimo gli eventi futuri, probabilmente non saremmo comunque in grado di fare molto: chi avrebbe potuto prevedere che il mercato azionario sarebbe salito di oltre il 50% tra 2020 e 2021 nonostante l’inizio della peggiore pandemia degli ultimi 100 anni?


Cos’è una correzione di mercato?

Per correzione di mercato si intende un ribasso dei mercati superiore al 10%. 

A Wall Street si definisce “bear market”, ovvero “mercato orso”.


Come gestire una correzione di mercato?

Nel suo libro, Winning the Loser’s Game, Charley Ellis fornisce una delle mie analogie di investimento preferite di tutti i tempi:

Nel tennis professionistico il risultato finale è determinato dai colpi del vincitore. I tennisti professionisti colpiscono la palla con forza e con una precisione simile a quella di un laser, con scambi lunghissimi e spesso emozionanti, fino a quando un giocatore è in grado di far andare la palla fuori dalla portata o costringere l’altro giocatore a commettere un errore. Questi splendidi giocatori raramente commettono errori.

Il tennis amatoriale è quasi completamente diverso. Il risultato è determinato dal perdente: colpi eccezionali, scambi lunghi ed emozionanti e recuperi apparentemente miracolosi sono pochi e rari. Spesso la palla viene mandata in rete o fuori campo e i doppi falli al servizio non sono rari. 

Invece di cercare di fare colpi più forti o più vicino alle linee per vincere, dovremmo concentrarci sul recuperare costantemente la palla. I dilettanti raramente battono i loro avversari, ma invece si battono da soli. Il vincitore nel tennis amatoriale, vince la partita perché l’avversario commette più errori.”

In altre parole: 

  • nelle partite giocate da professionisti, circa l’80% dei punti viene vinto da un giocatore che fa un gran tiro
  • nelle partite giocate da dilettanti, circa l’80% dei punti viene perso da un giocatore che commette un errore.

Nel tennis non potrai mai giocare sullo stesso campo di Roger Federer o Serena Williams, ma come investitore puoi giocare sullo stesso terreno – il mercato – degli investitori professionisti.

Ti svelo un piccolo segreto: la maggior parte degli investitori professionisti dovrebbero adottare un approccio amatoriale agli investimenti. 

Sì, ci sono investitori intelligenti che fanno colpi vincenti come i tennisti top del mondo, ma non lo fanno con costanza, e quelli che ci riescono sono sempre meno.

L’altro 99% di noi giocherà meglio evitando di commettere errori, solitamente una mossa ostinata al momento sbagliato.

Quali errori evitare durante una correzione di mercato?

Ridurre al minimo gli errori è il modo in cui vincere durante una correzione di mercato.

Ogni buon investitore dovrebbe fare suo questo concetto e agire di conseguenza. Eppure, quando i mercati scendono, la natura umana prende il volante mentre pianificazione e razionalità sono chiusi, relegati, nel bagagliaio. E quando la natura umana prende il volante, diventa molto più facile commettere errori.

Ecco alcuni dei più grandi errori che si commettono durante una correzione:

  • fare market timing
  • non rispettare l’orizzonte temporale
  • essere senza un piano di investimento
  • non seguire il piano di investimento
  • cercare essere più “furbi” del mercato
  • guardare continuamente l’andamento dei mercati azionari durante il giorno.

Ragionare sugli errori da evitare può non sembrare il modo più accattivante di investire, ma per la stragrande maggioranza delle persone offre la più alta probabilità di successo.

3 modi per investire quando il mercato finanziario è in crisi

Se i mercati vanno in tilt, hai 3 opzioni per gestire il tuo portafoglio:

  1. fare di più
  2. fare di meno
  3. non fare nulla.

Ragioniamo su queste possibilità, per capire quale può aiutarti a vincere nel gioco dell’investimento:

  • Fare di più in genere porta a risultati migliori in molti aspetti della tua vita. Studia di più e puoi ottenere voti migliori. Fai più pratica e puoi migliorare nello sport… Investire non funziona necessariamente in questo modo. Spesso più ci provi e più fai, peggiori saranno i tuoi risultati. Fare di più può risultare ancora più dannoso quando viene fatto nei momenti peggiori possibili. C’è questo desiderio di essere un eroe super operoso quando i mercati diventano volatili. Ma non sempre questa è la strada da percorrere.
  • Fare di meno non sembra essere la scelta più proficua. Ci sarà sempre qualcuno più intelligente che investe nei mercati. Ci sono hedge fund pieni di dottorandi, armati di quants e con i migliori dati, tecnologia e cervelli del settore.
  • Non fare nulla non deve essere preso alla lettera. Quello che davvero sta dietro questa affermazione è in realtà un invito alla calma e alla riflessione, prima di scegliere e agire. Essere razionali richiede l’uso di una mentalità a lungo termine. Richiede pazienza, disciplina e la capacità di ignorare le fluttuazioni a breve termine del mercato.

Le correzioni e i minimi di mercato sembrano così facili con il senno di poi, ma è impossibile prevederli in tempo reale. In questo scenario, per quanto difficile possa sembrare, essere più razionale degli altri rimane la soluzione migliore per sopravvivere alle inevitabili correzioni del mercato.